In scena al Teatro Duse dal 3 al 5 novembre 2017.
Nuovo spettacolo scritto da Domenico Starnone con cui il protagonista Silvio Orlando (sempre bravo) ha un rapporto di lungo corso.
La trama sembra, nel primo atto, semplice e affatto innovativa: una coppia, sposati giovani e subito due figli, lui dopo una decina d’anni di matrimonio si prende una sbandata per una ragazza più giovane e lascia la famiglia salvo poi tornare dopo alcuni anni. Lettere di lei, piene di dolore e rabbia, rilette da lui a distanza di anni lo fanno ancora soffrire. La coppia ormai anziana un giorno trova la casa a soqquadro: non è un furto, i pochi oggetti di valore ci sono, solo danni. E come si diceva, fin qui tutto ben scritto, ma nulla di nuovo. Ma poi il secondo atto mette in scena il punto di vista dei figli: una generazione, quella dei quarantenni di oggi, schiacciata tra il desiderio di spiccare il volo e la generazione dei genitori che non li ha saputi incoraggiare abbastanza o non gliel’ha lasciato fare; stimolando un sentimento di amore/odio nei confronti di chi li ha generati che può portare al distacco a volte anche brutale. Un testo quindi molto interessante, con una buona messinscena e un cast all’altezza. Segnalo Vanessa Scalera (la moglie) che ha davvero emozionato nella sua interpretazione.
Carlo Magistretti