In scena al Teatro Celebrazioni il 3 e 4 dicembre 2010

"Onesta divulgazione", ha detto Augias nell'intervista, e questo è. Io aggingerei ottima divulgazione. Augias insieme al suo team ricostruisce in teatro quello che sa fare meglio, raccontare una storia attraverso il mezzo televisivo. I ritmi sono quelli televisivi (magari non della tv di oggi ma di qualche anno fa, un po' meno frenetici e soprattutto, in teatro se Dio vuole, senza pubblicità) e la costruzione è televisiva: diverse zone del palco illuminate a seconda della necessità, come fossero delle inquadrature, un fondale con immagini e animazioni al computer a corredo del racconto e che seguono passo passo la narrazione, come in una ipotetica scheda di approfondimento, la bella idea di mostrare con una microcamera le immagini della tastiera del pianoforte ottimamente accarezzata dal Maestro Modugno.

In scena ai Teatri di Vita dal 24 novembre al 5 dicembre 2010

C'è un Dio? In "Dio" Woody Allen dava una risposta molto ironica a questa questione secolare. Allen è uno degli autori americani più ironici di sempre. A questa domanda risponde in maniera tutt'altro che divertita McCarthy, altro autore americano, molto più pessimista. Lui costruisce su questa questione uno spettacolo che per certi versi mi ha ricordato "L'inganno" di Shaffer (per il ritmo di scrittura e per il continuo ping-pong tra due menti, tra due visioni della vita, in una partita in cui la vittoria significa aver ragione) e le antiche diatribe filosofiche ad esempio tra fede e razionalismo.

In scena al Teatro Europauditorium il 30 novembre 2010

Quando qualcuno mette in scena un testo di Gaber, quello spettacolo non è un semplice spettacolo. Diventa un happening. I fan di Gaber, che per fortuna sono ancora tanti, e non necessariamente "diversamente giovani", accorrono. Un testo inedito di Gaber? I fan non potrebbero perderselo per nessun motivo. E l'attore che lo mette in scena non è più un attore, è un tramite tra il Signor G e il pubblico.
Lo so, non ho ancora spiegato nulla di questo spettacolo, ma questa premessa, unitamente al fatto che io mi sono innamorato del teatro di Gaber da adolescente, mi serviva per entrare nel merito.

In scena al Teatro Europauditorium il 29 novembre 2010

"The E.N.D." è il titolo dell'ultimo disco dei Black Eyed Peas. Non significa "la fine" ma Energy Never Dies, "l'energia non muore mai". E' forse per questo che i Bad Boys of Dance di Rasta Thomas iniziano lo spettacolo proprio con una canzone di quel fortunato e bellissimo album ("I gotta feeling"). Infatti la prima cosa che ti arriva guardando questo spettacolo è l'energia di questi ballerini (6 ragazzi e 1 ragazza) ancor prima della loro entrata in scena.