In scena al Teatro ITC di San Lazzaro di Savena (BO) il 29 gennaio 2011

Chi segue questo blog sa quanto io apprezzi le novità nel linguaggio teatrale e le contaminazioni tra generi: i contenuti tratti dalla realtà (quello che viene definito "teatro civile") sono un tratto caratteristico di molti autori contemporanei. Raccontare la realtà attraverso il teatro è un'operazione molto interessante e delicata, che necessita di una buona "traduzione" tra il linguaggio della cronaca e quello del palcoscenico.

In scena al Teatro delle Celebrazioni il 21 gennaio 2011

Diciamolo subito: Santamaria regge benissimo la prova teatro, del cinema sapevamo già che fosse un attore capace. In questo caso poi il testo non aiuta perchè è in effetti un testo difficile di un autore francese (Koltes) che scrisse questo "delirio notturno" in cui ogni argomento segue il precedente senza che ci sia necessariamente una continuità: una serie di immagini e suggestioni del protagonista che si sfoga in una piovosa notte parigina di fronte a un avventore (reale o no non è importante) che si identifica con il pubblico in sala.

In scena al Teatro Europauditorium il 29 dicembre 2010

Devo ammettere che sono andato a vedere lo spettacolo un po’ prevenuto. Ma ci sono volte in cui, come giornalista e critico, mi fa piacere alla fine accorgermi di essermi sbagliato.
La sensazione che si prova vedendo “Attenti a quei due” è quella di stare in famiglia, di una cena tra amici, in cui due degli invitati sono Barbarossa e Marcorè i quali intrattengono il resto degli ospiti tra una canzone e una imitazione.

In scena al Teatro Europauditorium il 23 dicembre 2010

So cosa state pensando: ma questa recensione di un concerto, che c’entra con il teatro? C’entra. Innanzitutto perché il teatro non è solo un luogo per la prosa ma è un luogo per gli spettacoli in generale (e il concerto di cui parliamo si è tenuto per l’appunto in un teatro), in secondo luogo perché quando passano da Bologna artisti del calibro degli Harlem Gospel Choir vale la pena soffermarsi un attimo. E soffermiamoci.