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Teatro Dehon – 05-07/04/2024 ore 21.00 (dom. 16.00)

MARISA LAURITO - PERSONE NATURALI E STRAFOTTENTI

di Giuseppe Patroni Griffi

con Marisa Laurito - Giancarlo Nicoletti – Giovanni Anzaldo - Livio Beshir

aiuto regia Giuditta Vasile - costumi Giulia Pagliarulo - disegno luci Daniele Manenti - make up artist Vincenzo Verdesca - direttore di scena Claudia Tagliaferro - organizzazione Cinzia Storari - foto Luana Belli - ufficio stampa Rocchina Ceglia

regia Giancarlo Nicoletti

distribuzione Stefano Pironti – Chiediscena

produzione Altra Scena

 

Dal 5 al 7 aprile, venerdì e sabato ore 21 e domenica ore 16, al Teatro Dehon di Bologna Marisa Laurito è protagonista insieme a Giancarlo Nicoletti, Guglielmo Poggi e Livio Beshir in “Persone naturali e strafottenti” di Giuseppe Patroni Griffi.

“La rivincita di Patroni Griffi, quarant’anni dopo”: così il Corriere della Sera con Franco Cordelli ha salutato il ritorno in scena, per la regia di Giancarlo Nicoletti, del nuovo e originalissimo allestimento di Persone naturali e strafottenti, l’opera più controversa e fra quelle di maggiore successo di Giuseppe Patroni Griffi. Una tragicommedia cruda, poetica ed esilarante, fra situazioni grottesche, cinismi, ironia tagliente e surrealismo, in perfetto equilibrio fra Eduardo e Ruccello, e ancora attualissima nella sua geniale spudoratezza.

 



 

Dopo un 2023 che lo ha visto protagonista di un lungo tour all’insegna del sold-out ovunque, una nuova partecipazione al fianco di Milly Carlucci nell’ultima edizione di ‘Ballando con le stelle’ e protagonista della maratona ‘Telethon’, il 2024 di Paolo Belli comincerà a teatro con il ritorno in scena dello spettacolo ‘Pur di far Commedia’, grande successo della scorsa stagione, che toccherà diverse città italiane tra febbraio e aprile.

 



Teatro Dehon – 27/03/2024 ore 21.00

CHE CI FACCIO QUI - IN SCENA

di e con Domenico Ianncone

musiche live Francesco Santalucia - installazioni video Raffaele Fiorella

coordinamento tecnico Eva Sabelli - coordinamento artistico Stefano Sabelli

Teatro del Loto / TeatriMolisani

 

Le storie più straordinarie sono quelle che ci passano a fianco senza che ne accorgiamo. Spesso sono così piccole che bisogna andare a cercarle tra le tante cose che non valgono nulla.
Il racconto televisivo neorealistico di Domenico Iannacone si cala nel teatro di narrazione e trasforma le sue inchieste giornalistiche in uno spazio intimo di riflessione e denuncia. Il palcoscenico diventa luogo fisico ideale per portare alla luce quello che la televisione non può comunicare. Le storie così riprendono forma, si animano di presenza viva e voce e tornano a rivendicare il diritto di essere narrate. Iannacone rompe le distanze, prende per mano lo spettatore e lo accompagna nei luoghi che ha attraversato, lo spinge a condividere le emozioni, i ricordi, la bellezza degli incontri e la rabbia per quello che viene negato.

Il teatro di narrazione diventa in questo modo anche teatro civile in grado di ricucire la mappa dei bisogni collettivi, dei diritti disattesi, delle ingiustizie e delle verità nascoste. Mentre le immagini aprono squarci visivi, facendoci scorgere volti, case, periferie urbane ed esistenziali, le parole dilatano la nostra percezione emotiva e ci permettono di entrare, come una voce sotterranea, nelle viscere del Paese.


Domenico Iannacone bio
Nato nel 1962 a Torella del Sannio (ha iniziato giovanissimo la carriera giornalistica sulle testate regionali). È stato inviato di punta di Ballarò e Presa diretta (Rai 3).
Ha ideato e condotto, per sette edizioni, il programma d'inchiesta I dieci comandamenti e dal 2019 è in onda con Che ci faccio qui, uno tra programmi di approfondimento più seguiti di RaiTre.
Per cinque volte gli è stato attribuito il Premio Ilaria Alpi.
Nel 2015 ha vinto il Premio Paolo Borsellino e nel 2017 il Premio Goffredo Parise.
Con il film documentario Lontano dagli occhi ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti internazionali, aggiudicandosi nell'ordine il Civis Media Prize di Berlino, il Real Screen Awards di Los Angeles e il Peace Jam Jury Awards di Montecarlo.
Nel 2018 con Siamo tutti matti, un racconto spiazzante della follia, vince il Festival del Cinema di Spello Nel 2019 il Centro Sperimentale di Cinema Scuola di Cinematografia lo ha insignito del diploma honoris causa in Reportage Audiovisivo. Nel 2021 gli viene assegnato il Premio Kapuściński e sempre nello stesso anno il film documentario L’odissea, è stato premiato alla XIV edizione del Premio Moige. Nel 2022 è tra i vincitori de Il Premiolino uno tra i più antichi e autorevoli premi dedicati al giornalismo.
Il suo modo di raccontare trae ispirazione dalla migliore tradizione documentaristica italiana e si pone a metà strada tra cinema neorealista e racconto giornalistico del reale.

 

 



Teatro EuropAuditorium 27/03/2024 ore 21.00

STEFANO BOLLANI DANISH TRIO

Con Stefano Bollani (piano e voce), Jesper Bodilsen (contrabbasso) e Morten Lund (batteria)

 

Il Danish Trio unisce al pianista Stefano Bollani due musicisti di punta della scena scandinava: Jesper Bodilsen al contrabbasso e Morten Lund alla batteria. I tre artisti si incontrano nel 2002 su iniziativa di Enrico Rava, che li chiama a collaborare in occasione della sua vittoria al Jazzpar, prestigioso premio jazz assegnato a Copenaghen.

 



Teatro Celebrazioni – 23/03/2024 ore 21.00

NOGRAVITY in

DIVINA COMMEDIA RELOADED

 

«Le donne e gli uomini, terreni e divini, mortali e immortali, che Dante racconta nella danza della Divina Commedia non sono corpi. Ma intelligenze, memorie, visioni, desideri, idee: anime. E le anime non pesano. Questa intuizione fisica e poetica è il fulcro da cui prende letteralmente il volo la messa in scena di Emiliano Pellisari».

Con queste parole il critico Sandro Cappelletto descrive lo spettacolo visionario della Compagnia di danza e arti performative NoGravity – fondata da Emiliano Pellisari – dal titolo Divina Commedia Reloaded, in programma al Teatro Celebrazioni di Bologna sabato 23 marzo alle ore 21.00.

Danza-illusione, danza-scultura, teatro figurativo, teatro fisico: nessuna definizione è mai riuscita a racchiudere da sola il mondo magico di NoGravity, che propone – in una nuova veste coreografica e tecnica – un’inedita produzione che ha debuttato in Italia lo scorso novembre e che è reduce dal successo di un tour negli Stati Uniti.

Divina Commedia Reloaded – con le coreografie, le scene, i costumi e il disegno luci di Pellisari – rappresenta appieno lo stile e la poetica della Compagnia, ispirati all’arte del Rinascimento italiano, al teatro barocco, ma anche ai linguaggi del Novecento.

Lo spettacolo vede sei danzatori in scena, i quali – attorno alle tre cantiche dantesche – sfidano la gravità creando immagini straordinarie che emergono dal buio: un’esperienza onirica che invita lo spettatore a fare un viaggio dell’anima. Sono corpi umani che agiscono nello spazio, creando – con movimenti geometrici e a ritmo di musica – disegni e simboli, rappresentativi delle tre cantiche: nell’Inferno il linguaggio corporeo esplora la durezza, la crudeltà e il dolore dei dannati; nel Purgatorio i corpi hanno una connotazione mistica e legata piuttosto alla vita terrena; e infine nel Paradiso viene rappresentata l’incarnazione dell’universo filosofico e teleologico di Dante, con la meravigliosa concretezza visiva dell’arte contemporanea.

Nello spettacolo il disegno della luce, della musica e dell’illusione si fonde con la danza, l’atletica circense e il mimetismo, il tutto ispirato anche a figure e prospettive di artisti quali Kandinskij, Magritte, Dalí, Mondrian e Caravaggio.

Protagonista del balletto è Mariana Porceddu, in arte Mariana/P, diventata negli anni anche coreografa e direttrice di NoGravity – assieme a Pellisari – e che dello spettacolo è inoltre music designer.

Accanto a lei, nello spazio scenico, Eva Campanaro, Francesco Saverio Cifaldi, Giada Inserra, Leila Ghiabbi e Giovanni Bellucci.

Nella visione di Pellisari i danzatori si muovono sul piano orizzontale del palcoscenico e vengono nel medesimo tempo riflessi da un grande specchio, creando un secondo piano di azione che appare di fronte al pubblico. I due piani, orizzontale e verticale, coreograficamente congiunti insieme per mezzo di una tecnica singolare nel suo genere, si presentano nello stesso istante alla visione dello spettatore, generando un solo e unico spazio teatrale dove le regole della fisica vengono invertite.

Divina Commedia Reloaded è una produzione della Compagnia Danza Emiliano Pellisari Studio.

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